Nel diritto societario italiano, sapere chi amministra una società non è un dettaglio formale: è un elemento che condiziona la validità dei contratti, la tutela dei terzi e la trasparenza dei rapporti commerciali. Il Codice Civile stabilisce che i poteri di rappresentanza debbano essere attribuiti ad amministratori regolarmente nominati e iscritti nel Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio.
Questa iscrizione ha una funzione precisa: permettere a chiunque di verificare, in modo pubblico e tracciato, chi ha il potere di impegnare la società verso l’esterno.
Per questo esiste la visura amministratori, un documento ufficiale che elenca i soggetti che guidano l’azienda, i poteri che esercitano, la durata delle cariche e le eventuali procure.
Perché è così importante sapere chi è l’amministratore
Molte operazioni economiche richiedono un accertamento preliminare dell’identità di chi firma o rappresenta una società.
Esempi concreti:
- Contratti commerciali: la validità dipende dal fatto che la persona che firma abbia davvero il potere di farlo.
- Banche e istituti di credito: verificano gli amministratori prima di concedere affidamenti.
- Fornitori e partner: controllano la governance per ridurre i rischi di insolvenza o comportamenti anomali.
- Professionisti, investitori e potenziali soci: usano la visura per verificare trasparenza e affidabilità.
Un contratto sottoscritto da un soggetto senza poteri adeguati può esporre a contestazioni, ritardi nei pagamenti e persino nullità dell’accordo.
Cosa contiene la visura degli amministratori
Il documento è semplice da leggere, pur avendo valore legale.
Può riportare:
- amministratore unico o composizione del consiglio di amministrazione;
- nomina, scadenza e data di cessazione di eventuali incarichi precedenti;
- poteri di firma (disgiunti, congiunti, limitati a specifici atti);
- procure speciali, ad esempio su acquisti, appalti o gestione finanziaria.
Come si richiede
La visura è pubblica e può essere richiesta da chiunque.
Si ottiene tramite:
- portali ufficiali delle Camere di Commercio,
- intermediari autorizzati,
- sportello camerale.
Non serve alcuna motivazione: basta indicare la denominazione o la partita IVA della società. Il documento è scaricabile in pochi secondi.
Perché è utile anche dal punto di vista economico
Conoscere gli amministratori non è solo una formalità: è uno strumento di tutela.
Le aziende, prima di assumersi rischi finanziari, verificano:
- se chi firma ha poteri effettivi;
- se in passato ci sono stati cambi rapidi e sospetti di amministrazione;
- se uno stesso soggetto ricopre molte cariche in società con bilanci critici;
- se esistono procure limitate che potrebbero bloccare la validità di un contratto.
In pratica, la visura degli amministratori riduce il rischio operativo, creditizio e reputazionale.
Caso reale: quando la visura evita un contratto non valido
La società Alfa S.r.l., fornitore meccanico, sta per firmare un accordo annuale con Beta S.p.A., con consegne mensili e pagamento a 90 giorni.
Prima della firma, Alfa richiede la visura degli amministratori di Beta.
Nel documento emerge che:
- Beta ha un consiglio di amministrazione composto da tre membri;
- la rappresentanza legale è esercitabile solo con firma congiunta di due amministratori;
- la persona che intende firmare l’accordo è un dirigente commerciale con procura limitata agli acquisti, non alla sottoscrizione di contratti pluriennali.
Se Alfa avesse firmato senza verificare, il contratto avrebbe potuto essere contestato o giudicato inefficace.
Grazie alla visura, la firma viene richiesta a due amministratori correttamente abilitati. Il contratto entra in vigore senza rischi.
Se le informazioni sugli amministratori non vengono aggiornate presso il Registro delle Imprese, possono sorgere ulteriori criticità. La società è tenuta per legge a comunicare tempestivamente nomine, revoche e modifiche dei poteri: la mancata iscrizione può comportare sanzioni e aumentare i rischi di contenzioso. In situazioni di insolvenza, inoltre, l’esatta individuazione di chi ha gestito la società è essenziale per ricostruire le responsabilità e valutare eventuali profili di cattiva amministrazione. Per questo molte imprese hanno introdotto la verifica periodica delle proprie cariche come procedura interna di compliance, così da garantire continuità tra la governance reale e quella ufficialmente registrata.